
Cos’è Google Consent Mode e perché è così importante?
Il 3 settembre 2020 Google ha lanciato il suo Google Consent Mode, e ovviamente noi di Cookiebot non stavamo più nella pelle!
Perché?
In poche parole, Google Consent Mode colma il divario tra la privacy dei dati e la pubblicità digitale, facendo in modo che i dati analitici e le attività di marketing del tuo sito web possano funzionare in modo fluido, sulla base della scelta di consenso di ciascun utente specifico.
È un passo significativo per la protezione della privacy senza compromettere il sistema economico di internet… e questa è proprio la missione di Usercentrics, azienda madre di Cookiebot CMP.
Fino ad oggi, la raccolta massiccia di dati personali degli utenti sui siti web, per creare pubblicità mirata, ha determinato una frattura tra la tutela degli utenti da abusi e violazioni della privacy, da un lato, e l’utilizzo redditizio del marketing e dei dati analitici, dall’altro. Il marketing e le attività ad esso connesse rappresentano per tutti i siti web, indipendentemente dalla loro misura, una fonte di sopravvivenza, e più in generale forniscono alla rete tutti i contenuti e le informazioni gratuite che definiscono internet come lo conosciamo attualmente.

Il consenso sta diventando un requisito costante nella maggior parte delle leggi sulla privacy dei dati di tutto il mondo, compreso il Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GPDR), che attribuisce ai proprietari dei siti web e ai titolari del trattamento dei dati la responsabilità di ottenere il consenso degli utenti finali prima del trattamento dei dati personali.
Google Consent Mode è un grande passo in avanti nella costruzione di un’economia di internet più sostenibile, che metta entrambi gli elementi in maggiore equilibrio – allontanandosi dalla raccolta massiccia di dati personali e dirigendosi verso un sistema dinamico basato sul consenso, che rispetti la privacy e la dignità di ogni singolo utente, senza tuttavia stravolgere il modello di business che caratterizza gran parte della rete.
Come funziona Google Consent Mode?
Google Consent Mode è un’API che fa funzionare tutti i servizi di Google sulla base del consenso dell’utente: vale a dire che lo stato del consenso dei tuoi utenti determina il comportamento dei tag e degli script di Google sul tuo sito web.
Google Consent Mode introduce due nuove impostazioni tag che gestiranno i cookie con scopi di analisi e pubblicità sul tuo sito:
- analytics_storage
- ad_storage
analytics_storage
Con l’impostazione del tag “analytics_storage“, Google Consent Mode controlla il comportamento dei cookie statistici sul tuo sito web sulla base dello stato di consenso dei tuoi utenti finali – facendo sì che Google Analytics adatti la sua raccolta di dati in relazione alla scelta di consenso granulare di ogni singolo utente.
Se gli utenti non concedono il consenso ai cookie statistici, il tuo sito web riceverà comunque dati di base e di modellazione, in forma aggregata e non identificativa, come ad esempio:
- Orari (timestamp) delle visite al tuo sito web,
- User agent, cioè se gli utenti sono arrivati sul tuo sito web,
- Referrer, vale a dire in che modo l’utente è approdato sul tuo sito web,
- Se la pagina corrente o precedente nella navigazione dell’utente include informazioni ad-click nell’URL,
- Numero casuale per ogni caricamento di pagina.
ad_storage
Con l’impostazione del tag “ad_storage”, Google Consent Mode controlla il comportamento dei cookie di marketing sul tuo sito web basandosi sullo stato di consenso dei tuoi utenti finali. Ad esempio, se un utente non acconsente ai cookie di marketing, Google Consent Mode si accerterà che tutti i tag di Google relativi al marketing si adeguino e non utilizzino cookie.
Il tuo sito web sarà in grado di mostrare pubblicità contestuale basata su dati anonimi invece di pubblicità mirata fondata sul tracciamento dei dati personali, qualora gli utenti non diano il loro consenso ai cookie di marketing.
Google Consent Mode permetterà al tuo sito web di misurare le conversioni relative a una specifica campagna a livello aggregato anziché a livello di singolo utente – facendo in modo che tu ottenga informazioni sull’andamento delle attività di marketing del tuo sito web in modo pienamente conforme al GDPR, senza l’uso di dati personali.
Inoltre, Google Consent Mode permette ai tag di Google di cambiare il loro comportamento nel caso in cui un utente modifichi in un secondo momento il proprio stato di consenso; Google Consent Mode rende anche possibile la configurazione del comportamento dei tag di Google in determinate aree geografiche, ad esempio garantendo automaticamente che nessun cookie venga attivato senza il consenso degli utenti nell’Unione Europea, mentre i cookie vengono invece utilizzati per gli utenti negli Stati Uniti.
Google Consent Mode supporta:
- Google Analytics
- Google Ads (Google Ads Monitoraggio Conversioni e Remarketing)
- Google Tag Manager
- Gtag
- Floodlight
- Conversion Linker

Cookiebot e Google Consent Mode
Google Consent Mode è un’API aperta, il che significa che il tuo sito ha bisogno di una piattaforma di gestione del consenso che possa comunicare le scelte sul consenso degli utenti finali all’API, la quale poi controlla il comportamento di servizi quali Google Analytics, Google Tag Manager e Google Ads.
Cookiebot CMP by Usercentrics è la piattaforma per la gestione del consenso leader a livello mondiale, che scansiona e individua tutti i cookie e i tracker del tuo sito web, per poi controllarli automaticamente in base al consenso degli utenti del tuo sito.
Cookiebot CMP si integra pienamente con Google Consent Mode fin da subito.
Cookiebot CMP è anche disponibile come piattaforma di gestione del consenso (CMP) nella Galleria di Google Tag Manager come tag standard per la protezione della privacy dei tuoi utenti finali, grazie ad una gestione del consenso potente e automatica.

Cookiebot CMP e Google Consent Mode si adattano perfettamente e rendono la conformità sul tuo sito web semplice e immediata, a prescindere dalle dimensioni del dominio.
Cookiebot CMP e Google Consent Mode collaborano come segue:
- Cookiebot CMP scansiona il tuo sito e ne rileva tutti i cookie e i tracker, bloccandoli automaticamente fino al consenso dei tuoi utenti finali,
- Cookiebot CMP permette agli utenti di prestare il loro consenso attraverso un banner di consenso altamente personalizzabile sul tuo sito, semplice e di facile comprensione per gli utenti finali, ma con la possibilità di visualizzare i dettagli di ogni specifico cookie (come lo scopo, il provider e la durata),
- Cookiebot CMP inoltra lo stato di consenso dell’utente al Google Consent Mode, che a sua volta determina il comportamento di tutti i tag e gli script dei suoi servizi in base allo stato del consenso, ad esempio tramite Gtag.
Una volta che l’utente ha accordato il proprio consenso tramite Cookiebot CMP, a Google viene trasmesso unicamente lo stato del consenso – in altre parole, nessun dato personale viene inviato da Cookiebot CMP a Google, ma solo le specifiche del consenso dell’utente anonimo (ad esempio se ha accettato o meno i cookie di marketing).
Esempio: Cookiebot e Google Consent Mode, all’opera
Un utente visita il tuo sito web e gli viene presentato il banner di consenso di Cookiebot CMP, che riporta in bella vista quattro semplici categorie di cookie e dà la possibilità di vedere quanti cookie e tracker sono stati trovati dallo scanner di Cookiebot CMP sul dominio.
L’utente sceglie di non dare il proprio consenso ad alcun cookie di analisi o di marketing, e Cookiebot CMP continua a bloccare l’attivazione di tutti questi tracker, rispettando la scelta dell’utente riguardo al consenso.
Cookiebot CMP invia lo stato di consenso dell’utente al Google Consent Mode, e questo specifico stato di consenso diventa il presupposto per il funzionamento di tutti i servizi Google che l’utente utilizza sul proprio sito web, ad esempio tramite il controllo di Gtag con lo stato di consenso dell’utente.
Nel complesso, la novità più innovativa di Google Consent Mode è che permette ai siti web di utilizzare servizi come Google Analytics, Tag Manager e Google Ads senza l’uso di cookie analitici e di marketing, rispettando così le scelte sul consenso dei singoli utenti, e assicurandosi anche al contempo, ad esempio, che i tuoi programmi di analisi e di marketing basati sui dati continuino a misurare le conversioni e a fornirti preziose indicazioni sulle statistiche più importanti per il tuo sito web.
Prova Cookiebot CMP gratuitamente per 14 giorni… o per sempre, se il tuo sito web è di piccole dimensioni.
Il consenso è sostenibile, la pubblicità personalizzata invece non lo è
Con il lancio di Google Consent Mode, l’azienda leader mondiale nel settore tecnologico compie una svolta decisiva verso un’economia della rete più sostenibile, mettendo al centro il consenso degli utenti e la protezione dei dati.
Per anni su internet c’è stata una sorta di far west per quanto riguarda la raccolta e l’abuso di dati, ma tutto ciò è venuto alla luce solo negli ultimi cinque anni, quando le massicce violazioni di dati e le ingerenze elettorali illecite sono salite agli onori della cronaca, alimentando così una generale sfiducia verso i colossi tecnologici, ma anche una nuova, inedita consapevolezza pubblica della privacy dei dati.
Come risposta, sono emerse delle leggi epocali sulla protezione dei dati, prima fra tutte il Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE, che conferisce agli individui in Europa diritti applicabili relativamente ai dati che generano ogni giorno, definendo precise regole e responsabilità per i siti web e le aziende tecnologiche nell’elaborazione di questi dati.

Google, il consenso e il “blocco totale”
Le piattaforme per la gestione del consenso (CMP), come Cookiebot CMP, sono un sistema sicuro ed efficace per rendere i siti web conformi al GDPR, affidando all’utente il controllo sull’attivazione dei cookie e dei tracker, attraverso il consenso.
Ma, quando gli utenti scelgono di non acconsentire ai cookie analitici e di marketing tramite la CMP di un sito web, questo spesso si traduce in un blocco totale dei servizi di analisi e di marketing del dominio, che funzionano proprio grazie a quei cookie e tracker. Ciò blocca i flussi di entrate legati alla pubblicità e alle statistiche, che sono fondamentali per la sopravvivenza commerciale non solo delle principali aziende tecnologiche o dei domini dei media, ma anche dei siti web e dei blog più piccoli e indipendenti.
Gli ad-blocker e i browser attenti alla privacy hanno finora funto da mezzi di autodifesa per gli utenti finali, ma non sono stati in grado di risolvere le problematiche più ampie e strutturali relative alla coesistenza tra privacy dei dati e pubblicità digitale – in parte a causa del loro approccio generalizzato nel bloccare tutto, in parte perché molti utenti non hanno né il tempo né le competenze necessarie a difendersi con questi strumenti.
A ciò si aggiunga che le ricerche dimostrano che c’è soltanto una marginale differenza tra i risultati della pubblicità mirata e di quella contestuale, che invece non si basa sui dati personali degli utenti; alla luce di questi dati, sembra avvicinarsi sempre più il momento in cui l’industria abbandonerà la raccolta massiccia dei dati personali, che viola la privacy per permettere la creazione di pubblicità comportamentale.
Ancora una volta Google rivoluziona internet
L’orizzonte di questo evento si è avvicinato notevolmente il 3 settembre 2020, quando Google ha lanciato il suo Consent Mode.
Ora non sarà più necessario scegliere tra la protezione della privacy degli utenti e l’ottimizzazione del tasso di opt-in per i siti web di tutte le dimensioni.
Google Consent Mode è un segnale importante del fatto che la più grande azienda tecnologica del mondo vede il panorama legale cambiare a favore della tutela degli utenti, accorgendosi del grido di protesta e sfiducia delle persone.
La professoressa emerita di Harvard Shoshana Zuboff, nel suo omonimo libro, sostiene che il capitalismo della sorveglianza – ovvero il modello di business basato sulla raccolta massiccia di dati per effettuare previsioni comportamentali sugli utenti – ha avuto inizio nel 2002, quando Google ha deciso di trarre profitto dall’enorme quantità di dati raccolti dal suo motore di ricerca.
Nel 2020, la decisione di Google di indirizzare l’industria della pubblicità digitale verso il consenso, grazie al lancio di Google Consent Mode, rappresenta un capitolo fondamentale di questa storia, facendo strada a una rete internet più sicura, riservata e trasparente.
Noi in Usercentrics, azienda madre di Cookiebot CMP, lavoriamo senza sosta per offrire una soluzione sostenibile per la privacy dei dati su internet, promuovendo una reale trasparenza e un’effettiva privacy dei dati sui siti web, senza danneggiarne la redditività economica online.
Il consenso, in divenire
Il consenso è alla base del GDPR dell’UE e di altre leggi sui dati che stanno emergendo in tutto il mondo, come la LGPD brasiliana, in quanto conferisce ai singoli individui dei diritti applicabili su tutte le tracce digitali della loro vita, disseminate online ogni giorno.
Di fatto, tuttavia, il termine consenso continua ad evolversi.
C’è stato un tempo in cui il consenso si identificava con il semplice scorrimento su una pagina web, un altro in cui corrispondeva a una casella preselezionata, un altro ancora in cui era rappresentato dalla continuazione della navigazione su un dominio.
Nel 2002 e nel 2009, la Direttiva ePrivacy (nota anche come “legge UE sui cookie”) ha per la prima volta introdotto i cookie banner sui siti web, ma si trattava di quelli quelli che richiedevano ai proprietari dei siti solamente di dichiarare che il “sito web utilizza i cookie” con accanto un pulsante “Ok”, su cui gli utenti potevano cliccare – ma, in ogni caso, i cookie e i tracker erano già in funzione, il che rendeva il consenso completamente privo di significato.
Nel 2018 il GDPR ha elaborato una chiara definizione di consenso, poi adottata o almeno rispecchiata da diverse leggi sui dati in tutto in mondo; oggigiorno, tale definizione di questo fondamentale diritto digitale delle persone continua ad evolversi, grazie anche alla collaborazione con i tribunali e le autorità per la protezione dei dati.
Il GDPR definisce il consenso come un’indicazione informata, preventiva, chiara e inequivocabile della volontà di un utente: vale a dire che gli utenti devono essere portati a conoscenza del modo esatto in cui il tuo sito web tratta i dati personali, quali sono i cookie e i tracker in funzione (compresi il loro scopo, il loro provider e la loro durata), e che gli utenti devono dare il loro consenso esplicito a ciascuno di essi prima che tu possa procedere a qualsiasi trattamento dei loro dati personali.
Fin dal 2012, Cookiebot CMP ha cercato di rendere il concetto di consenso più reale, che avesse un’applicazione nella vita di tutti i giorni: la voce esplicita, informata e responsabilizzata della singola persona è la forza che deve governare il trattamento dei dati personali sulle nostre infrastrutture digitali.
Il lancio di Google Consent Mode è una pietra miliare nella definizione e realizzazione del consenso, permettendo ai siti web di conciliare la protezione dei dati degli utenti con gli introiti degli annunci pubblicitari digitali.
Prova ora Cookiebot CMP gratuitamente per 14 giorni… o per sempre, se il tuo sito web è di dimensioni contenute.
FAQ
Cos’è Google Consent Mode?
Google Consent Mode è un’API aperta sviluppata da Google che permette al tuo sito web di far funzionare tutti i suoi servizi Google, come ad esempio Analytics, Tag Manager e Ads, sulla base dello stato di consenso dei tuoi utenti finali. Google Consent Mode controlla il comportamento di tutti i tag e gli script di Google sul tuo sito web in base al consenso dell’utente, inviato dalla piattaforma di gestione del consenso del tuo sito.
Prova gratuitamente Cookiebot per 14 giorni con Google Consent Mode.
Come funziona Google Consent Mode?
Google Consent Mode riceve lo stato di consenso degli utenti finali del tuo sito web, attraverso la tua piattaforma di gestione del consenso. A Google non vengono inviati dati personali, ma solo le specifiche del consenso dell’utente, ad esempio se l’utente ha scelto di non fornire il proprio consenso ai cookie di marketing. Google Consent Mode agisce quindi in base allo stato del consenso, per esempio mostrando pubblicità contestuale sul tuo sito web senza ricorrere all’uso di dati personali, nel caso in cui l’utente non abbia acconsentito all’attivazione dei cookie di marketing.
Scansiona il tuo sito web con Cookiebot e scopri quali cookie e tracker utilizza il tuo sito web.
Perché il mio sito web ha bisogno del consenso degli utenti per poter utilizzare i cookie?
Il Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE stabilisce che i siti web che hanno utenti in Europa debbano richiedere e ottenere il loro consenso esplicito prima di trattarne dati personali. I cookie e i tracker utilizzati a fini statistici e pubblicitari sul tuo sito web elaborano i dati personali degli utenti, quali ID univoci, indirizzi IP, cronologia di ricerca e del browser, ed è per questo motivo che sei tenuto a informare gli utenti e chiedere il loro consenso per poterli attivare.
Prova gratuitamente il test di Cookiebot CMP per capire se il tuo sito web è conforme al GDPR.
Come può il mio sito web ottenere il consenso degli utenti?
L’utilizzo di una piattaforma per la gestione del consenso sul tuo sito web può aiutarti a ottenere il consenso granulare e conforme al GDPR dei tuoi utenti finali, necessario al tuo sito web per attivare legittimamente i cookie e i tracker. Attraverso un banner di consenso sul tuo sito web, gli utenti potranno filtrare i cookie che voglio selezionare, rilasciando così un consenso specifico al loro scopo, al loro fornitore e alla loro durata.
Risorse
Il blogpost di Google sul Google Consent Mode (in inglese)
Il tag standard di Cookiebot in GTM (in inglese)
Come implementare Google Consent Mode sul tuo sito con Cookiebot (in inglese)
Uno studio dimostra che la pubblicità mirata non è poi così utile per i siti internet (in inglese)